Pagina (120/316)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      È lui che scioglie le contese e che ordina il boycottaggio di questo o quel galeotto sospetto di delazione o di essere il confidente di qualche agente di custodia. Quando il "capo di società" sussurra all'orecchio degli altri il nome del "traditore", lo sciagurato si trova in una condizione peggiore del landlord crudele in Irlanda. Egli non solo subisce l'isolamento del coleroso, ma è respinto da tutte le camerate.
      Le autorità del penitenziario sono obbligate a curvare la fronte dinanzi a questa sentenza invisibile che infligge al malnato una specie di ostracismo sociale. E quando non vogliono sottomettersi alla legge galeottesca, avviene sempre qualche inaffiata di sangue. Mi spiego con una di queste tragedie che si è svolta nel bagno di Castellaccio nel 1880. Due galeotti - un abruzzese e uno di Terra di Lavoro - vennero assunti come "mozzi", cioè come persone di servizio. Una spia tra i "mozzi" diventa, in un bagno, una vera disgrazia in famiglia, mi diceva uno dei miei amici forzati, ora in un altro bagno. Nessuno si arrischia più a mandare un addio a un "paesano" nella camerata in faccia.
      L'odio per la spia è il sentimento che signoreggia tutti gli altri. In ogni galera e in ogni carcere giudiziario voi trovate sulle pareti, sui cancelli, lungo i corridoi e per i muri dei raggi di passeggio un solo pensiero che nessun direttore è mai riescito a far cancellare, questo: - Morte ai boia! I boia, cioè le spie, cioè i Petito, non hanno quartiere. Sono considerati dei rognosi e presi a pugni e spesso a coltellate.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Dal Cellulare al Finalborgo
di Paolo Valera
Tipografia degli Operai Milano
1899 pagine 316

   





Irlanda Castellaccio Terra Lavoro Petito