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      Delle voci coraggiose impedirono il fuggi fuggi con un fermi! e un avanti! all'oratore.
      Pei poliziotti fu come l'ordine di raddoppiare di lena. Si gridava: assassini! si piangeva - c'erano tramezzo donne e ragazzi - e si gettavano nell'aria sostantivi che schiattavano come ingiurie.
      La lotta corpo a corpo fu coi vessilliferi. Il sergente Harrison ricevette un colpo di bastone al braccio, il sergente Brook si trovò ferito e il policeman Cully cadde morto.
      La zona del meeting era seminata di individui colla testa rotta e cosparsa di laghi di sangue.
      Alle 4 pom. il quartiere era ridiventato tranquillo.
      I giurati della inchiesta mortuaria dinanzi il Coroner fecero giustizia.
      L'inchiesta durò parecchi giorni. I giurati, dopo tre ore di consultazione, uscirono con un verdetto di omicidio giustificato; perchè il magistrato - disse il capo dei giurati - non lesse l'act che ingiunge di disperdersi, perchè il governo non prese le precauzioni necessarie per impedire la riunione e perchè la polizia, senz'essere provocata, fu feroce e brutale. Il verdetto aggiungeva la speranza che il governo avrebbe impedito che tali fatti disonorevoli si ripetessero in questa metropoli.
      Il coroner rimase sbalordito. "Il vostro verdetto - disse - calunnia la polizia e il governo. La deposizione non giustifica l'assassinio di quest'uomo (del policeman Cully). Erano innocenti coloro che erano armati di stiletto?"
      Capo dei giurati. - Abbiamo detto le ragioni che giustificano l'omicidio. Noi non accusiamo nè polizia, nè governo.


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L'insurrezione chartista in Inghilterra
di Paolo Valera
Uffici della Critica Sociale Milano
1895 pagine 125

   





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