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      Tanto più che pochi giorni prima dell'arresto, a Ashton-under-Lyne, il metodista, dopo una "furiosa requisitoria" contro il ministero whig, aveva domandato alla folla:
      - Siete armati?
      Parecchi gli risposero con delle scariche in aria.
      - Va bene - disse il ministro della chiesa. - Buona notte.
      Tuttavia O' Connor disse che se i dissensi, tra loro, dovevano sparire a questo prezzo, votava per Stephens.
      A Manchester, in Corte di polizia, mentre si accusava l'arrestato, O' Connor si levò in piedi e colla mano tesa al magistrato riassunse la sua determinazione:
      - Il signor Oastle predisse che Stephens verrà deportato. Non lo credo. Ma se i tiranni volessero spingere la loro audacia fino a farlo condannare alla deportazione, le sue membra incatenate dovrebbero passare sul mio corpo prima di salire sulla nave dei deportati.
      Stephens, alle Assise, dopo un discorso di 5 ore e una dichiarazione di essere "un avvocato della sommissione a qualunque legge che non sia contraria a Dio", se la cavò con 18 mesi di carcere.
      La prosa rigurgitante di collera di Feargus O' Connor, nel 39, era per Daniele O' Connell, ch'egli considerava "un transfuga e una spia del gabinetto whig". Nel Northern Star scrisse che il "Liberatore" aveva "ingannato e illuso il popolo irlandese per degli anni". Transfuga! transfuga!! Un giorno, imbestialito, gli caricò le spalle di improperii in tre lettere nel Northern Star. In un cappello lo perseguitò con delle interiezioni. Chi raccomandò la Charta? - O' Connell! - Chi la firmò pel primo?


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L'insurrezione chartista in Inghilterra
di Paolo Valera
Uffici della Critica Sociale Milano
1895 pagine 125

   





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