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      Se mi si domandasse che cosa è il suffragio universale, risponderei che vuol dire una buona giacca, un buon cappello, un buon letto, un buon pranzo, un salario che mantenga nell'abbondanza e un orario di lavoro che permetta di rimanere in buona salute. Io sono qui tra mezzo a migliaia di persone, la maggioranza delle quali è venuta, probabilmente, senz'armi. Perchè le avete lasciato a casa? Perchè avevate paura. (Grida di no! no!) Perchè dunque le avete lasciate a casa? Perchè le autorità e i constabili di Manchester hanno dichiarato di avere fiducia nel popolo "pacifico e leale". E questa dichiarazione che mi ha impedito di essere qui con 10.000 uomini armati."
      Qui il lettore si ricordi che prima del 71 il cittadino era padronissimo di armarsi di qualunque arma da fuoco o da taglio. Lo stesso John Russell, durante la discussione tumultuosa sui disordini di Birmingham (1839), disse che "senza dubbio era diritto di chiunque di armarsi per la propria difesa." Solo il "nobile lord" aggiunse che l'armarsi di una parte della popolazione per terrorizzare ed allarmare i sudditi era un abuso. (Bill of rights).
      Il reverendo Stephens, come mi pare di avervi già detto, fu uno dei più violenti del movimento chartista. Sotto l'"Albero del cotone", a un miglio e mezzo da Hyde, invitò le moltitudini a venirvi con un pugnale nella destra e una fiaccola nella sinistra. Parlando dei padroni delle fabbriche, incitò la folla a coprire di pece e di penne Jones (un padrone) e a dargli il fuoco.
      La vendetta, disse il Signore - così il reverendo - è mia e vi ripago.


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L'insurrezione chartista in Inghilterra
di Paolo Valera
Uffici della Critica Sociale Milano
1895 pagine 125

   





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