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      Era egli possibile ottenere la Charta del popolo coi meetings simultanei, colle processioni e colle dimostrazioni, col mese sacro, col ritirare in oro dalle banche tutti i depositi e coll'inviare petizioni al Parlamento? Il Frost votava tutto questo a due mani. Ma il Governo invece aveva votato per gli arresti e per le proibizioni dei meetings colle fiaccole e per lo stato d'assedio qua e là, per pochi giorni, come a Birmingham, dopo i tumulti sanguinosi. I delegati alla Convenzione, disse il Frost, non hanno mai violato la legge e non è probabile che la violino. Perciò il Governo tenterà di arrestarci. Ma noi, per la sicurezza della Convenzione, siamo determinati a impadronirci dei personaggi più influenti del regno e tenerceli in ostaggio. Se i nostri nemici ci tratteranno come Giacomo II trattò i suoi, noi procureremo che i violatori della legge non vadano impuniti.
      L'idea degli ostaggi era dei Riformatori del 1832, coi quali il Frost aveva speso qualche anno di agitazione. I Riformatori, per indurre questi malviventi della classe superiore a votare il bill, avevano progettato di agguantare i principali rappresentanti dell'aristocrazia colle loro mogli e coi loro figli, dove era possibile, e tenerli prigionieri in qualche luogo al sicuro.
      Newport - la città che doveva essere presa dalle legioni chartiste del gallese - è la capitale di un tratto chiamato il distretto montagnoso, il quale è come un triangolo con Risca alla sommità, a cinque miglia da Newport, e colla base che si dilunga per venti miglia.


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L'insurrezione chartista in Inghilterra
di Paolo Valera
Uffici della Critica Sociale Milano
1895 pagine 125

   





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