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      L'ordine del giorno lo conoscete. È il vogliamo dei prezzi del 1840. Se vi è, o signori, in tutto questo qualche cosa di illegale, mi dichiaro colpevole. Nessuno ha deposto che io facessi da sentinella alle fabbriche. Le deposizioni sono, che io presi parte solo ai meetings, come feci sempre in Stockport e altrove. Io credo fermamente che avevamo diritto di mandare in giro delegati a raccogliere denari per soccorrere coloro che erano senza lavoro. Ma la legge di cospirazione getta la sua rete in guisa che nessuno le sfugga. Il modo con cui l'accusatore mise assieme l'accusa è tale che dimostra che il P. M. non ha per le mani una buona causa.
      Io spero, che, come inglesi, farete coscienziosamente il vostro dovere come hanno fatto altri inglesi prima di voi. Quando vi fu mai un processo come questo? Quand'è che si sono processate cinquantanove persone per uno stesso sciopero? Non vi sono altri esempi nella storia. Non vi fu mai nella storia del nostro paese un processo fatto dallo Stato per uno sciopero generale contro la riduzione del salario. Non mi sottometterei a questo neppure se mi si condannasse alla segreta per tutta la vita!
      Ho una moglie nervosa, una buona moglie, una cara moglie, una moglie che io amo e apprezzo, e ho fatto di tutto per resistere alle diminuzioni del settimanale per evitare a lei e ai figli di entrare nel workhouse (ricovero, casa di industria, bastiglia del pitocco, tutto quello che volete). Io odio il soccorso della parrocchia! Io voglio essere indipendente.


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L'insurrezione chartista in Inghilterra
di Paolo Valera
Uffici della Critica Sociale Milano
1895 pagine 125

   





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