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      Come giornali sono superiori ai nostri. Hanno dei corrispondenti nelle capitali europee, il redattore della politica estera, il redattore parlamentare, il redattore capo, il direttore e da quindici a venti reporters. Sono pagati tutti a settimana. Il settimanale del direttore va dalle 18, come quello del Daily News, alle 42 ghinee, come quello del celebre Giovanni Taddeo De Lane, il direttore del Times.
      La loro tiratura fa nascere qualche punto interrogativo. Il Morning Chronicle, copia più, copia meno, ha una circolazione di 3000 copie, il Morning Post di 3020, il Morning Herald di 3500, il Daily News di 5300, il Morning Advertiser di 6600, il Sun di 10.000 e il Times quasi di 55.000. La loro esistenza è principalmente nella inserzione.
      Se i giornali rappresentano davvero l'opinione pubblica, le idee democratiche in queste isole sono ancora un sogno. Il Times, occupandosi della seduta parlamentare di ieri sera sulla grande dimostrazione chartista che deve aver luogo lunedì, 10 aprile, si sbarazza dei baluardo inglese, cioè del diritto alla riunione pubblica e alla libertà di parola, con una frase croatesca: "L'Inghilterra ha dato a ogni individuo un randello, perchè ciascuno faccia il proprio dovere." Il giornale di Printing house square allude all'arruolamento dei policemen. R. Mayne, uno dei due questori della metropoli, mi assicurò stamane che gli arruolati superano i 200 mila. Sono duchi, sono marchesi, sono baroni, sono baronetti, sono deputati, sono figli di lords, banchieri, negozianti, bottegai, operai conservatori e gente con nulla da fare.


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L'insurrezione chartista in Inghilterra
di Paolo Valera
Uffici della Critica Sociale Milano
1895 pagine 125

   





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