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      Il Morning Herald non la lascia andare oltre 15.000 e si mette a descriverla quasi con vergogna, pensando al sottosopra e alla inquietudine della settimana scorsa per nulla! Londra si era preparata, dice, a lottare col gigante e non trovò neppure un nano! L'Examiner si frega le mani. "I chartisti volevano dimostrare la loro forza ed hanno provata la loro debolezza. Ad ogni modo ci hanno reso il segnalato servigio di contare coloro che sono pronti a mantenere l'ordine e difendere la legge."
      La cifra ufficiale dei volontari del bastone è di 170.000.
      Il Punch, il celebre Punch, riassume il movimento chartista con tre illustrazioni: il gentiluomo special, una mano con dodici randelli di specials, che rappresenta la libertà britannica, e un magistrato e un oratore di folla che si scambiano queste parole:
      Oratore di folla: È vero che i vostri padroni (cioè i ministri) proibiranno la dimostrazione?
      Magistrato (con dolcezza): Sissignore.
      Oratore di folla: Allora sappiate, o mirmidone dei whigs brutali, che andrò a casa a prendere il thè e che consiglierò i miei compagni a fare lo stesso!
     
      XII.
     
      I pionieridel proletariato inglese moderno.
     
      Il chartismo anche dopo Kennington Common non era completamente morto. Per altri sei o sette anni ricomparve a sbalzi sulla piattaforma come un convalescente che uscisse da una lunga malattia. Non era più che un cadavere ambulante. I superstiti del movimento, che aveva infuso nel sangue della nazione l'esistenza delle masse colla necessità delle riforme politiche e sociali, assomigliavano ai decaduti di una grande famiglia.


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L'insurrezione chartista in Inghilterra
di Paolo Valera
Uffici della Critica Sociale Milano
1895 pagine 125

   





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