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      Hyndman addita loro, col dito, la Pall Mall. - Guardate i clubbisti. Essi sono là nella sontuosità dei palazzi - sdraiati nell'agiatezza, sazi di ghiottonerie, coi piedi affondati nei tappeti, dinanzi le grandi specchiere, sotto candelabri splendidi che diffondono la grandezza della luce, mentre voi siete qui scarni, stracciati, bubbolanti di freddo, bubbolanti di fame!
      Sparling - O noi avremo pane o loro avranno piombo.
      - Hyndman - Non è che colla rivoluzione...
      - Evviva la rivoluzione! Abbasso il capitale! Morte all'aristocrazia!
      I senza lavoro sono caldi. E in loro la coscienza della causa per cui sono in piazza. "Pane o sangue!" Mancano i veri tribuni. Si sente che non siamo tra la montagna e la Gironda - tra la ghigliottina e il tribunale rivoluzionario - tra gli oratori votati alla morte e l'eloquenza tragica - tra il torrente di O'Connell e la fraseologia tempestosa di Marat.
      - Una parola di più - sapeva dire Marat all'assemblea - e vi faccio saltare le cervella - una parola di più e vi mando al patibolo.
      Il popolo è come un barile di polvere che aspetta la mano che lo incendi. Ha bisogno di essere aiutato per irrompere. Fategli vibrare i nervi, frugategli nel cuore, buttategli nel sangue il fuoco della vostr'anima; provocate le sue lacrime, provocate la sua collera, provocate la sua forza e il popolo entrerà vittorioso nel vostro dramma o nella vostra tragedia.
      O amici inglesi, quando si tratta del benessere pubblico, quando c'è di mezzo il ventre della popolazione che lavora, siate briganti come voleva Drovet: Soyons brigands pour le bonheur public, soyons brigands!


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I miei dieci anni all'estero
di Paolo Valera
pagine 147

   





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