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      Il vecchio amico porge al policeman uno sigaro.
      Il bobby l'accetta con un grazie e una bestemmia contro il regolamento che gli proibisce di fumare in servizio.
      Ne offre uno anche a me e me lo metto in bocca. Beviamo? Beviamo. Il policeman se lo beve nell'angolo.
      - È un buon diavolaccio quel policeman. Gli voglio bene come se fosse mio fratello. Incapace di fare del male a una mosca. Bevetene un altro. Volentieri. Se fosse capo lui del corpo si starebbe tutti bene.
      - Lo credo io!
      - Gli porto fuori il brandy e torno.
      È un lavoratore di tabacchi. Me ne valgo. Lo sbottono senza titillarlo. È in cappello floscio ed in giacca.
      - Da quanti anni siete lavorante di tabacchi?
      - Da 40.
      - E guadagnate?
      - Trentacinque scellini.
      - Mi sapreste dare la somma degli operai e delle operaie addetti alle fabbriche di tabacchi? Ma prima di tutto in qual parte di Londra sono aggruppate?
      - Nell'est e in Hackney.
      In questi due quartieri ve ne sono 76. Diciasette producono tabacco da naso e da pipa, dieci semplicemente sigarette e 49 non altro che sigari.
      - Ve ne sono delle altre in Londra?
      - La metropoli conta 180 fabbriche. Il Regno Unito 400. I centri principali di questa manifattura sono Liverpool, Nottingham, Leicester, Sheffield, Leeds e Manchester.
      - Voi siete addirittura una storia! Miss, due altri whiskies.
      - Tre. Ricordiamoci anche del poveraccio di fuori.
      - Giusto. Dicevamo che la popolazione di queste fabbriche si compone di...
      - Di quattromila tra maschi e femmine...
      Gli operai di una fabbrica di sigari si dividono in tre classi: in liquores, in strippers, in cigarmakers.


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I miei dieci anni all'estero
di Paolo Valera
pagine 147

   





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