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      La gente sbuca e vi si calca alle entrate come ai teatri. Le sentinelle della temperanza distribuiscono gratis dei fogli volanti e degli opuscoli.
      Bibita e povertà... Siamo un popolo sobrio?
      Lo apro. "In Inghilterra le condanne annuali per ubriachezza sommano a 200.000". E tutti sanno che gli arrestati non rappresentano che un quinto della popolazione che si ubriaca. L'esempio o piuttosto il documento, lo ha dato il deputato Giuseppe Chamberlain nella Camera dei Comuni.
      Giuseppe Chamberlain rappresenta Birmingham e fu ministro nel Gabinetto Gladstone. In allora era il dio dei radicali. Ora, dopo avere negato l'home rule all'Irlanda, è unionista o, come lo chiama lo Star, un giuda o un voltafaccia.
      L'ho udito più di una volta alla Camera e mi sono trovato con lui tra i quacqueri che seppellivano il più grande oratore (Giovanni Bright) che possedeva l'Inghilterra a Rochedale. La sua faccia è la sua carriera politica, un rinnegato dei self-made-men (uomini fattisi da sé o usciti, come si direbbe, dal nulla). Una faccia biancastra, degli occhi celesti, delle labbra rase. Alto, esile, borioso, con una gardenia all'occhiello e una caramella di cristallo all'occhio destro che lo lascia credere un aristocratico.
      È lui che parla davanti ai comuni.
      In Birmingham, un sabato, la polizia arrestò 29 ubriachi. Nella stessa sera persone (leggi astemi) incaricate di vegliare alle entrate di 35 public houses nelle diverse parti della città, riportarono che in tre ore videro uscire, da queste liquorerie, 9.159 maschi e 5.006 femmine.


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I miei dieci anni all'estero
di Paolo Valera
pagine 147

   





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