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      - Udite! Udite!
      È in piedi un radicale. Se il governo avesse ascoltato i suoi ammonimenti e i suoi consigli, i pauperismi dell'East-end sarebbero, a quest'ora, una piaga del passato.
      Risate e udite! udite! su molti banchi.
      Chiama il governo una ciurmaglia di parrucconi (big-wings) e i deputati una mandra di servitori. Si dilunga sul libertinaggio dei ricchi e getta sulla bilancia i suoi due quintali di poveri ingrossando la voce e dicendo con un gesto di disprezzo: ecco il risultato della vostra politica!
      L'alcoolizzato (di brilli ve ne sono tutte le sere, di ciucchi tutti i sabati) come è naturale, è più prepotente. Minaccia. "Vi darò dei pugni, vi darò! Vi romperò la faccia! Vi prenderò a calci, io, se continuate! o si alza per "spiegare una parte della questione finanziaria dimenticata dall'oratore" o dà bastonate da orbi al tavolo giurando che il presidente ha violato i regolamenti di questa Camera o prolunga gli ir (hear)! ir! ir! fino all'irritazione dell'assemblea, la quale, annoiata, indemoniata colla presidenza! presidenza! presidenza! fuori! alla porta il mascalzone!
      Spesso l'ubriaco domanda scusa e fugge col cappello in mano senza voltarsi indietro. Sovente invece si incapponisce e non esce che ruzzolato alla porta.
      La via del libro
     
      Quasi tutte le vie londinesi hanno una fisonomia propria. Così Paternoster Row non è che un'ovaia di libri.
      Essa può dirsi l'intestino intellettuale di questo immenso caravanserraglio umano che racchiude, in una area di 118 miglia quadrate, più ebrei che la Palestina, più cattolici che Roma, più scozzesi che Aberdeen, più irlandesi che Belfast e più gallesi che Cardiff.


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I miei dieci anni all'estero
di Paolo Valera
pagine 147

   





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