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      O che non ci sia un Sonzogno inglese che dia ai senzaletti uno straccio di sdraio nel dormitorio pubblico, senza far scontar loro il delitto della miseria con 39 ore di "ricovero" e di lavori duri?
      E come dorme la pitoccaglia! Sentite. Russano come se fossero in un letto sprimacciato dalla cameriera! Ma ohimé, per poco. Il piede del policeman è implacabile.
      - Su, andate a casa.
      A casa!
      Ieri sera ho veduto... Ma quante volte ho voluto! Ieri sera un vecchio poveraccio rattrappito, colla schiena sul portone e colle mani sotto le ascelle... Pioveva e faceva freddo. Non voleva alzarsi. "No, lasciatemi dormire. Non ho casa". Ma il piede gli andava continuamente sui piedi. "Su, su vecchio Chap! È tardi".
      Se ne andò via strisciando le ciabatte squinternate e dondolando la testa.
      Spesso vi imbattete nello strazio. Delle famiglie intere che vanno via stracche nei cenci, strascinandosi, alle calcagna, la minutaglia scalza dei loro amplessi sfortunati.
      - Fate la carità a questi bimbi che hanno sonno.
      Oppure vi cantano il "Dio protegga la regina" tutti assieme come una persecuzione. - God save the queen.
      I fanali che vedete tremolare per le vie o muoversi lungo le arterie di questa immensa bottega che si chiama Londra, sono quelli dei potetomen o degli uomini che offrono delle eccellenti patate cotte sulla graticola dei loro forni di ferro spolverate di pepe e di sale. Come sono buone!
      - Patate arrosto! Patate arrosto!
      Chi va a casa tardi, chi ha bisogno di sgranchirsi, chi si sente dei vuoti nello stomaco, chi ha una punta di suicidio in gola, non resiste davanti al patativendolo.


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I miei dieci anni all'estero
di Paolo Valera
pagine 147

   





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