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      Ma ne accorcerei, s'intende, il periodo. I britannullisti li sopporterebbero fino ai sessantasette anni e mezzo. Vale a dire che accorderebbero loro, salvo sempre le solite eccezioni, almeno dieci anni di parassitismo sociale. Una spesa e una seccatura inutili. E come ridurrei il "periodo fisso" fino al cinquantacinquesimo, così sopprimerei la tortura di lasciarli nel "collegio" di preparazione per l'happy departure (la partenza felice) fino a 68 compiuti. O perché lasciarli laddentro a tremare come il condannato a morte se con una capsula di dinamite o un po' di elettricità forte o due gocce di acido prussico nel naso si può dar loro il desiderato riposo?
      Una volta dunque che gli schiamazzatori religiosi hanno trovato il loro terreno di accomodamento, tirano giù la tela incerata all'istrumento a tastiera, distribuiscono, al pubblico che si fa loro intorno, gli inni sacri e le bibbie, spiegano lo stendardo che è la ditta su cui leggi il luogo della loro cappella e il loro motto, e poi, tutti assieme, accompagnati dal "piano", innondano la via della loro gioia: Salvation! oh, the joyful sound! (Salvazione! Oh il giocondo suono!) Dopo il canto il capo - che è quasi sempre salariato dalle "missioni" o dai protettori o dalla setta o dalla società della bibbia - ti commenta qualche versetto o ti narra il suo "passato vergognoso" o ti racconta che sono riusciti a convertire o a strappare dalla "colonia dei peccatori" una madre che viveva on the wages of her daughter's dishonour o sui guadagni della figlia che si prostituiva.


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I miei dieci anni all'estero
di Paolo Valera
pagine 147

   





Salvation Salvazione