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      Non è impossibile che tale precipitata decisione sia stata presa anche in vista della campagna anti-guerresca dei socialisti, campagna che avrebbe potuto assumere proporzioni ben maggiori.
      Questa guerra ci rimbarbarisce: credo che ci riporterà ai clans e alle tribù.
      L'Internazionale è nelle cose, è nella ineluttabilità degli eventi. Forse questa guerra, darà col sangue alla ruota il movimento!
      Ti saluto con amicizia.
      12 agosto 1914 Tuo Mussolini
     
      Mussolini prima di arrivare alla scissura presentiva lo sfasciamento del socialismo italiano. Non vedeva coesione. Non c'erano che uomini flosci. Brontoloni. Il Lazzari ne era forse il caporione. Egli brontolava anche in prigione, contro l'assenza delle cartoline vaglia. Il Lazzari, deputato, valeva poco. C'erano dei ruderi. C'erano dei cultori di collegi elettorali. Non pochi senza istruzione di politica estera. Molti litigi. Molti dissensi. La maggiore intelligenza era quella di Filippo Turati. Ma il suo ingegno andava tutto alla Critica Sociale. Se in lui ci fosse stata energia avrebbe potuto essere ministro con Giolitti e un probabile Presidente del Consiglio. Ha preferito il quieto vivere. Piuttosto che accettare il portafoglio e arrivare alla proclamazione del potere socialista, si sarebbe fatto ammazzare. Non era Benito Mussolini! Non c'era in lui che un grande ragionatore ed ipercritico parlamentare che sovente chiamava i ministri con parole che uccidevano. Giovanni Giolitti, ad esempio: Tiburzi, scaltro camaleonte, tutto intrighi e tranelli, ministro espediente.


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Mussolini
di Paolo Valera
pagine 213

   





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