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      Graziadei, unico in tutta l'estrema sinistra, favorevole al mantenimento del giuramento politico. Rammentò la famosa seduta in cui la Camera ratificava il regio decreto d'annessione della Libia, mentre il gruppo non aveva poi avuto il coraggio di sabotare la manifestazione nazionalista. È stata una requisitoria. Ha biasimato le assenze del gruppo socialista che lasciavano passare le sedute più importanti, come quella sui sessanta milioni per le spese militari, pur sapendo che il proletariato detestava la guerra... I deputati Bissolati, Bonomi, Cabrini, Podrecca li ha citati come scandali vivi.
      Mussolini: "Il 14 marzo 1912 un muratore romano spara una revolverata contro Vittorio Savoia. C'era un precedente che indicava la linea di condotta dei socialisti. Si era già criticato aspramente lo spettacolo indescrivibile offerto dall'Italia sovversiva dopo l'attentato di Bresci a Monza. C'è un libro, che potete accettare con beneficio di inventario, del Labriola, la Storia di 10 anni, che vi dice come le classi alte dell'Austria Ungheria seppero accogliere la notizia della tragica fine di Elisabetta. Si sperava che, dopo dodici anni, non si ripetesse il veramente indescrivibile spettacolo di Camere del Lavoro che espongono bandiere abbrunate, di municipi socialisti che mandano telegrammi di condoglianze o di congratulazione, di tutta un'Italia democratica e sovversiva che a un dato momento si prosterna al trono. Difficile scindere la questione politica dalla questione d'umanità. Arduo separare l'uomo dal re.


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Mussolini
di Paolo Valera
pagine 213

   





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