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      L'ordine del giorno della Lega Nazionale lo rivela e lo consacra in un'affermazione antidinastica e decisamente repubblicana, tanto più notevole, in quanto pochissimi dei votanti militano nelle file ufficiali del partito repubblicano.
      Ho già detto altra volta e precisamente sulla nota di commento alla grande manifestazione interventista del Teatro Lirico, che il regime perdurante della neutralità
      scopre" sempre più le istituzioni e la Corona. La neutralità dirada le file già scarse dei fedeli della Monarchia. Ci sono ancora i "liberali nazionali" che gridano: viva il re! ma la voce è fessa e si perde nel gelido deserto dell'indifferenza universale. Questo lealismo dei liberali nazionali è in fondo assai... commovente, ma deve essere - speriamo - condizionato alla certezza che la monarchia farà la guerra, altrimenti anche Giovanni Borelli - il leader - diventerà repubblicano. All'infuori di questo nucleo di rispettabili persone, la cui influenza sulla vita nazionale è limitata, non c'è più un cane che gratifichi di qualche rispetto le istituzioni politiche dominanti.
      Ho sul tavolo pacchi di articoli di monarchici che la neutralità sabauda ha convertiti al berretto frigio. Sondate il grosso pubblico e vedrete che le azioni del
      bene inseparabile" sono ormai al disotto di zero. È la regina Elena che riscuote ancora qualche simpatia perché è prolifica ed è una montenegrina, figlia cioè di un popolo e di un re che combattono e come! ma quanto al Numismatico nessuno verserebbe una più o meno furtiva lacrima qualora gli piacesse di abdicare - come si vocifera da qualche tempo - o di andarsene in qualche fazenda dell'America del Sud.


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Mussolini
di Paolo Valera
pagine 213

   





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