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      Lo avranno notato tutti. I fascisti sono entrati all'Avanti! alla presenza delle autorità militari. Nella zona del teatro della distruzione vi circolavano le autoblindate. Non un colpo! La polizia ha assistito come a uno spettacolo. Ci furono degli abbracci fra coloro che tiravano e coloro che vigilavano. Gli aggressori hanno potuto farsi vedere in assetto di guerra con le latte del liquido incendiario rubato al Municipio, con la ingiunzione ai pompieri di non muoversi per dar tempo ai neroni del nostro tempo in camicia nera di lasciare che le fiamme e le bombe incendiarie esercitassero la loro funzione di distruggere.
      La scena della connivenza tra i bersaglieri che avrebbero dovuto difendere l'Avanti! e i suoi invasori che hanno potuto distruggere senza essere neppure redarguiti, rimarrà nella sollevazione come un pezzo di storia senza cuore, anche se i giornali della borghesia hanno evitato di vederla e di mostrarla ai lettori. L'unico bersagliere che ha tirato in aria fu disarmato e passato probabilmente agli arresti per trasgressione d'ordini. I fatti rimangono. Una ventina e più di automobili e di autocarri zeppi di fascisti hanno potuto compiere un'azione di guerra, in pieno giorno, alla presenza degli ufficiali dell'esercito regolare, in una parte popolosa della metropoli milanese, senz'essere molestati. I socialisti hanno potuto essere sloggiati con la burbanza fascista, senza che una voce militare si sia alzata in loro favore. È rimasto freddato uno dei più vecchi spedizionieri, padre di diversi figli.


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Mussolini
di Paolo Valera
pagine 213

   





Municipio