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      Era l'uomo che non voleva noie. La circolazione dei deputati veniva interrotta. Si facevano discendere dai treni, subivano ingiunzioni e cambiamenti di territori, si strappavano dalle loro case private. Sputacchiati e schiaffeggiati dappertutto. L'on. Di Vagno fu ucciso di domenica in piena luce, con revolverate alla schiena. Ci sono stati delegati di questura che hanno strappata la potenza legislativa dal panciotto degli onorevoli che volevano farsi proteggere dalla medaglietta.
      Chi se ne frega?, rispondevano loro, nell'impeto di rabbia, i commissari di questura.
      Chi farà la storia del fascismo e la metterà in circolazione finirà per andare alla ricchezza. Sono episodi irreperibili in tutti i movimenti insurrezionali. Senza questi ordigni di dominazione umana intorno a Robespierre noi saremmo ancora alla ricerca delle virtù giacobine dei Roux, apostoli della strada, accusato poi di furto e indignato al punto di togliersi la vita con un grido. Benito Mussolini ha superato tutto e tutti. Non c'è rivoluzione che lo abbia preceduto o uguagliato. I suoi uomini - tutti giovani - tutti proni ai suoi ordini hanno fatto ardere case, negozi, magazzeni. Hanno bruciato un numero infinito di Camere del Lavoro, come Robespierre ai suoi tempi. Robespierre era antisocialista. Con il fuoco hanno portato lo spavento nelle campagne. Hanno fatto distruggere le messi. Hanno distrutto la vendita delle pubblicazioni rivoluzionarie e socialiste. Hanno affamato migliaia di persone con i bandi. Sono avvenute delle proscrizioni come ai tempi di Silla.


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Mussolini
di Paolo Valera
pagine 213

   





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