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      Porto a Vostra Maestā l'Italia di Vittorio Veneto, riconsacrata dalle nuove vittorie; e sono, di Vostra Maestā, il servitore fedele.
      La tragedia del povero Giacomo Matteotti, deputato unitario, ha messo sottosopra il fascismo e ha rinnovato, direi quasi, il ministero. Non c'č mai stata tanta emozione. Ci sono cimiteri di gente uccisa in questi due o tre anni, ma nessun omicidio ha mandato allo zenith l'ambascia pubblica come questo delitto selvaggio. Ci sono stati deputati bastonati, defenestrati, caricati d'olio di ricino, aggrediti con le forbici alle barbe, sfregiati, assassinati. Cito a memoria. Il deputato Giuseppe Di Vagno, revolverato in piena piazza soleggiata, a Mola di Bari, in una domenica, da diciotto o venti congiurati. Č caduto. Č stato un orrore per il partito socialista che non č accorso in massa sul luogo del delitto. I giurati hanno assolto i malviventi. Il tipografo Piccinini, di Reggio Emilia. Era un candidato al parlamento. Non ci sono di mezzo che alcuni mesi. Lo hanno fatto discendere da casa con un falso pretesto. L'hanno trascinato in piena campagna e ammazzato come un cane idrofobo. L'on. Francesco Buffoni, ha dovuto salvarsi da Gallarate con la famiglia, scappando. Il suo studio di avvocato č stato sconquassato, defenestrato. Nessuna autoritā lo difese. I deputati Bussi, Vella, Modigliani, Maffi, Marangoni, Graziadei, Bombacci, Pagella, Miglioli, Mazzolani; l'ex Presidente on. Nitti, l'ex ministro Amendola hanno conosciuto il manganello o lo sfollagente o la violenza delittuosa dell'aggressione fascista.


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Mussolini
di Paolo Valera
pagine 213

   





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