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      Cresciuta cattolica doveva rimanere difensora della chiesa. Dreyfus fu una creazione dei loro odi. Entrambi avevano bevuto largamente alla fonte di Drumont. Gli ebrei erano per loro saltimbanchi che battevano alle entrate dei baracconi la gran cassa con i bicipiti di cotone e dei pierrots che stormivano l'aria coi sonagli del pulcinella.
      Drumont fu una fiaccola antisemita. Spingeva quelli della sua tendenza ad abbominare la borghesia fanatica per la soppressione della Francia ebraica. Il Dreyfusismo fu l'avvenimento più clamoroso e più tragico di quei giorni. Di Alfredo Dreyfus hanno fatto fuori un traditore, uno spione, un venditore di segreti di Stato al nemico e una lurida creatura di ghetto.
      Daudet e Maurras divennero di giorno in giorno più formidabili e terribili. I repubblicani ridevano di queste scempiaggini dei leghisti per la patria monarchica. Ma l'Action Française continuava a circondarsi di una gioventù bonne à tout faire. Vi accorreva, vi si dava, si prestava, compiva atti ignobili. Pubo ne era il suo leader. Daudet e i Maurras scrivevano, rinfocolavano, spingevano i tremanti monarchici, ma senza l'organizzazione degli strilloni non avrebbero potuto propalare il veleno e scatenare i livori per un rovesciamento di repubblica. Tutti i ratés del giornalismo, tutti i rinnegati della politica, tutti i versipelli delle organizzazioni repubblicane, tutti i ventraiuoli dell'arrivismo sociale accorrevano intorno ai Daudet e ai Maurras che diguazzavano nelle menzogne, nelle calunnie e nelle invettive.


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Mussolini
di Paolo Valera
pagine 213

   





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