Pagina (164/213)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Il camelottismo francese ha avuto molti sovventori: Jules Lemaitre, il senatore Le Breton. Fra le donne la marchesa di Mac Mahon. Fra le birbe di penna: Cassagnac.
      I camelots du roi andarono dentro e fuori dalle prigioni. La maggioranza della jeunesse aveva ed ha per grido: "A noi, giovani!" "Per salvare la Francia facciamo il Re. Come? Con tutti i mezzi, con la forza. La monarchia è pronta. Il Re è là."
      L'Action Française, con questi tumulti ha fatto del ventre ed ha perduto le forze muscolari. Un suo segretario è stato accoppato giorni sono da una anarchica che lo ha scambiato per Daudet. Daudet è ora il centro dell'odio, direi quasi, francese. È stato punito con il suicidio del figlio diciottenne, suicida per non vivere col padre. Politicamente è in frantumi. Non è più deputato. L'Action Française sta naufragando. Il disastro è in vista.
      Mi sono voltato indietro. Negli strilloni del re dei Boulanger, dei Maurras e dei Daudet vi si trovano impronte che poi ho rivedute nelle camicie nere di Mussolini. L'eco dell'a noi, giovani! rivive. Dunque, i fascisti sono passati sul corpo dei camelots, si o no?
      XXVIII
     
      LA VIOLENZA PUBBLICA
     
      È un sogno. Forse neanche. Forse è una sciocchezza. Siamo in un ambiente nazionale troppo sottosopra per supporlo tollerabile con simile disastro. La burrasca dei calamai di redazione non è estinguibile. Fino all'estinzione della prosa viva, la violenza è e sarà indispensabile. La violenza in chi scrive è un temperamento. Non è nervoso chi vuole, si intende.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Mussolini
di Paolo Valera
pagine 213

   





Jules Lemaitre Le Breton Mac Mahon Cassagnac Francia Action Française Daudet Action Française Boulanger Maurras Daudet Mussolini