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      Il dramma si svolgeva in casa di un'amica di Francesco Crispi. Il morto ha dovuto indossare la camicia da notte del suo più grande avversario. Tutta la Camera senza distinzione di partiti lo ha commemorato e pianto come una sciagura nazionale. Il trasporto della salma da Roma a Milano è stato un'eruzione di dolore. I funerali di Milano parvero una visione immensa di commozione. Un corteo di trecentomila persone lungo un percorso di tre chilometri. Il discorso di Filippo Turati al Monumentale velava gli occhi di lagrime. Riesumiamolo. È una pagina superba che ancora oggi è viva e commemora fieramente il Morto dopo il recente oltraggio inflittogli dal discorso Giunta e la vile latitanza della radicanaglia italiana. L'intervista dell'on. Luigi Fera intorno all'avvenimento di Napoli ci ha stomacati. Per mascherare la propria vigliaccheria di invertito egli ha massacrato la figura del grande lottatore parlamentare con un'accusa di "smarrimenti". Paltoniere! Felice Cavallotti non ve lo siete mai meritato. Era troppo in alto con le sue virtù civiche per raccattare i vostri escrementi cerebrali di leguleio opportunista.
     
      FELICE CAVALLOTTICOMMEMORATO AL MONUMENTALE
     
      Non finì egli solo. È finita l'opera con la quale tutto un mondo, sacrato al tramonto, tentava disperato resistere alle corruzioni profonde che lo inquinarono; tentava di sfuggire al destino, o più degnamente soccombere.
      Con audacia tenace garibaldina, egli, levatosi di fronte agli irrompenti vibrioni della precoce putredine -


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Mussolini
di Paolo Valera
pagine 213

   





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