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      Credo che il pover uomo stava, com'oggi sto io, con pochissima moneta; e mi diverto i flati discorrendo. Basta! non parliamo di questo punto, ch'è generalmente doloroso.
      Di quegli antichissimi libri in poche notti fece lo spoglio Aulo Gellio; come oggi fanno i nostri barbagianni forensi il foliario, o sia lo spoglio de' processi: se non che il fanno di giorno. Le notti si riservano ad occupazioni tutto diverse da quelle di Atene. Fralle cose ritrovate scritte da Gellio vi fu questa: che nell'Africa alcune famiglie erano, che colle parole di lodi mandavano a male i fanciulli, le vaghe campagne, i cavalli superbi: e nell'Illirico eranvi degli uomini, grandissimi jettatori cogli occhi. È bello assai il luogo di Gellio.(14)
     
     
      7.
      E DALLA FAVOLA DI PRIAPO, CHE FU CREDUTADIVINITÀ CONTRARIA ALLA JETTATURA
     
      Fin dagli eroici antichissimi tempi per aiuto e difesa contra la jettatura teneasi Priapo, che perciò i Latini poscia chiamarono fascinum, quasi fugator del fascino. Quanto va che voi non mi sapreste dire la ragione di questa, peraltro cieca, Religione? Io ve la dirò: ma resti cosí tra di noi, non essendo cosa la piú pulita e onesta del mondo.
      Venere, che pur verginella uscí dal mare, si andava poi spassando con tutti gli Dei. Fece una volta con Bacco certa cosa, che non si può dire. Basta: concepí Priapo. Intanto Giunone, perché sterile non produceva da' campi suoi, tuttoché coltivatissimi, un frutto, invida, e gelosa, la forma prese di vecchia ostetrica, per prendere il parto di Venere, e con incantamenti e fascinazioni ammazzare il povero innocentino Priapetto: volendocela maledettamente jettare.


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Cicalata sul fascino volgarmente detto jettatura
di Nicola Valletta
pagine 88

   





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