Pagina (10/88)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ma che fece il padre Bacco? Possa star sempre buono! salvò Priapo dalla jettatura.(15)
      Or chi non sa che le favole sono le antiche storie del genere umano, e le primiere belle verità racchiuse sotto alcuni velami, e finzioni; del pari che la natura i piú delicati e gentili frutti di piú soda e dura corteccia veste e difende? E chi non sa che gli antichi saggi non esposer mai il vero nel suo puro e luminoso aspetto al volgo profano: ma piacque loro covrirlo con favole arcane ed oscure? e che con quei simboli e mistiche dottrine vollero o l'altrui merito e fatica, o gli ordini del fato dimostrarci? Perciò fin da quelle antichissime età siccome le genti alla jettatura credettero fermamente, cosí a rintuzzarla sempremai opportuna ed idonea è stata l'imagine di Priapo; e perciò in gran conto e venerazione tenuta.
      Egli non aveva mica piccola quella parte del corpo, che modestia vuol che non si nomini: anzi per la grandezza e ferocia di quella, fu discacciato da Lampsaco, dov'era nato.(16) Tanto vero che fascino, con significazione posteriore, cominciò a dinotare quella stessa parte, che il bel sesso nostro dal brutto donnesco (cosí dovrebbesi dir con ragione) distingue;(17) e che credeasi rimovere la jettatura, probaskàntiu(18) non altramente che tutte le cose turpi, destando il riso, distolgono e rimovono gli occhi degl'invidiosi.(19) Ed ecco perché la sua lieta immagine sulle porte, specialmente de' Fabri Ferrari, e sugli orti, ch'eran pure sotto la cura di Venere, si ponea per rimedio contro alla jettatura:(20) onde le biade, le piante, e l'altre cose illese dagli occhi de' jettatori fosser rimaste.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Cicalata sul fascino volgarmente detto jettatura
di Nicola Valletta
pagine 88

   





Bacco Priapo Priapo Lampsaco Fabri Ferrari Venere