Pagina (24/88)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Io negar non posso che per naturali cagioni un uomo giunto all'ottimo stato di salute, o di bellezza, cada repente; perché le cose in estremo grado buone facilmente all'istante peggiorano, oveché durano le moderate: onde Cornelio Celso(101) ebbe a dire: «quicumque coloratior, ac speciosior, quam antea, factus est, suspecta sua bona habere debet». Ed Ippocrate:(102) «habitus qui ad summum bonitatis attingit, periculosus est». E Lucano:(103)
     
      In se magna ruunt; laetis hunc Numina rebus,
      Crescendi posuere modum.
     
      Comprendo ancora che il profano volgo, non intendendo di ciò la cagione, agli occhi spettatori, massime di crespa e rugosa vecchia, l'attribuisca. Ma debbo confessare altresí che, vedendosi costantemente tristi effetti innanzi agli occhi di taluno, costui potesse esserne la causa, tuttoché ignota al nostro corto intendimento; pel dritto ed influenza, che han gli occhi sulle cose. Di qui è che i dotti ancora han seguita questa comune opinione: «hanc vulgi opinionem – scrisse Martino del Rio(104) – paulatim etiam doctiores nonnulli sequuti sunt». E Leonardo Vairo:(105) «historiis fidem non habere periniquum esse duco, cum rerum eventa famae respondeant. Nec si causae ratio nos penitus praetereat, idcirco rem ipsam ridiculam, ducere debemus: infinita enim prope sunt, quorum rationem adipisci nequimus».
      Il perché ben a ragione Daniel Sennerto(106) scrisse: «quae de fascino dicuntur plane de nihilo esse non possunt». Ed il sottil Cardano(107) dopo d'aver approvato due spezie di fascino, una che nasce dal temere ed immaginare alcuni mali, l'altra, che deriva dal modo di trattare e di guardare attentamente, si meraviglia che queste sieno cose ignote, o disprezzate da' medici.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Cicalata sul fascino volgarmente detto jettatura
di Nicola Valletta
pagine 88

   





Cornelio Celso Ippocrate Lucano Numina Martino Rio Leonardo Vairo Daniel Sennerto Cardano