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      Ma lasciando da banda l'esame di questi sentimenti, egli è chiaro che, derivando la cagion fisica del dolore dalle percosse e pressioni sulle parti fibrose e nervose, ond'è un inequilibrio nell'armonia animale, ed il senso del piacere dal rallentamento delle dette pressioni, queste principalmente si producano dalla vibrazione dell'aria, dal lume ripercosso, e dagli effluvi degli oggetti esterni, che operino sulla elasticità delle nostre fibre, e sugli organi de' sensi. E come le tensioni delle fibre si cangiano nell'uomo, vengono a mutarsi le antipatie in simpatie, e per contrario. Ecco come può essere a noi antipatico il volto, la fisonomia, gli occhi, la voce, il gesto di alcuni, co' quali ci convien conversare. E da tutti questi fonti la jettatura deriva.(117)
     
     
      23.
      ARGOMENTO DALL'AGITAZIONE DELLA FANTASIA
     
      Cosí la nostra fantasia viene ad agitarsi. Anzi rifletto che, come gli effluvi da' corpi umani sono con maggior violenza scagliati a noi nello stato dello sconvolgimento della fantasia e degli affetti altrui, cosí l'innata forza di jettarla, che hanno gli uomini, può accrescersi nello stato medesimo. Fate che una donna jettatrice si agiti per l'irascibile, o pel concupiscibile appetito (perché le femine, com'è negli adagi di P. Sirio, o amano, o odiano, non vi è via di mezzo), osservate che gli occhi o truci od irrequieti gira quà e là; e, cosí conturbati, gli umori la cattiva lor qualità esalano, che io vorrei anzi un colpo di stile che uno di quei sguardi sopra torbidi e funesti: se sono poi per amore scintillanti ci vengono per dritta via al core, e con esso l'abbracciamo, ove la fantasia al cuore stesso li raccomandi.


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Cicalata sul fascino volgarmente detto jettatura
di Nicola Valletta
pagine 88

   





Sirio