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      Il Montanari poi, a confusione degli Astrologi, l'arcano svelò. E son io di sentimento che coloro i quali, o per dilettazione, o per altro professano l'Astrologia giudiziaria, non possono non credere nel loro cuore la vanità della loro professione; ed abbia luogo in essi ciò che degli Aruspici diceva Catone: «mirari se, cur non rideret Aruspex Aruspicem videns» (Cic., de divin., lib. 2). Il pronostico stesso de' venti è casuale, tuttoché si ammettesse che il Cielo fosse la sola cagione de' movimenti dell'aria, com'è del mare. Vedi il lodato Montanari.
      (156) Grande è la forza de' moti piccoli, scrive lo stesso lodato Toaldo, o simultanei, o raccolti, per produrre gravissimi effetti: mentre da per tutto lenta, nascosta, e quasi misteriosa si osserva la maniera di operare della Natura; e per lo piú tenui, e solamente accumulate grado a grado sono le emanazioni degli Astri per commuovere ed alterare e l'oceano, e l'atmosfera. Riferisco qui le forze degli odori sopra i corpi animati, ne' quali un semplice alito cagiona sincopi, e deliqui mortali; quella di veleni, de' miasmi pestilenziali, degli effluvi delle caverne, o solamente delle fresche intonacature di calce, che talora uccidono. Chi non conosce la forza del solletico e della titillazione, nell'agitare i corpi, che supera l'urto delle percosse piú forti? Ed in qual altro modo opera la musica, destando le passioni, o l'aspetto di qualche oggetto amabile per accendere l'amore, o di un'odioso per l'ira? In tutti questi casi i fluidi ed i solidi si vanno vibrando ed agitando in modo da produrre una perturbazione e scuotimento.


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Cicalata sul fascino volgarmente detto jettatura
di Nicola Valletta
pagine 88

   





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