Pagina (10/879)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
     
      * * *
     
      Eppure, mentre tra il fumo del domestico rogo inflitto al maggiore dei suoi scritti, i disdegni di una critica superficialissima e gli odii nemici, l'opera di Gabriele Rossetti sembrava per sempre dimenticata, molte cose accadevano che avrebbero dovuto consigliare di tornare ad essa con maggiore serietà e ponderazione.
      La critica romantica, che insisteva nel voler per forza ritrovare nelle donne cantate dai poeti del dolce stil novo delle donne vere, si impigliava sempre più goffamente in un ammasso di poesie evidentemente simboliche, che trovava intrecciate alle parole d'amore; mentre delle donne che le avevano ispirate non riusciva ad afferrare in nessun modo la consistenza reale, né attraverso i documenti storici, né attraverso la vera impressione intima dei poeti. Se qualche volta qua e là, un senso di amore vero sembrava balenare in qualche poesia, che naturalmente riusciva subito più bella delle altre e trovava subito il suo posto nelle antologie (falsando così nei giovani la vera impressione di questa poesia), l'enorme maggioranza di quelle liriche rimaneva un insieme di formule gelide, convenzionali, oscure, impasticciate di dottrina e di moralismo, e non si riusciva a vedervi affatto quella verità o spontaneità dell'amore che si pretendeva di ritrovare in esse.
      E mentre nel gruppo dei poeti che è intorno a Dante appariva sempre meglio poca verità d'amore e molto dottrinarismo e molte formule convenzionali, un critico ben più composto e sereno del Rossetti, cioè Francesco Perez, muovendo confessatamente sulla via che il Rossetti aveva segnato, dimostrava in un suo mirabile libro, pieno di dottrina e di senno e di logica(11), che la Beatrice di Dante è non soltanto nella Divina Commedia, ma fin dalle prime parole della Vita Nuova, il simbolo della Sapienza santa, di quella stessa che già il libro salomonico della Sapienza aveva cantato sotto la figura della donna e che si identificava con la «mistica sposa» del Cantico dei Cantici.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Il linguaggio segreto di Dante e dei Fedeli d'Amore
di Luigi Valli
pagine 879

   





Gabriele Rossetti Dante Rossetti Francesco Perez Rossetti Beatrice Dante Divina Commedia Vita Nuova Sapienza Sapienza Cantico Cantici