Pagina (28/879)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      e sanza prova non sen può stimare,
      più che lo cieco nato dei colori;
      e non pote mai nessuno mai amarese non li fa di grazia servidori;
      che lo primo pensier che nel cor sonanon vi saria, s'Amor prima no'l dona;
      prima fa i cor gentil che vi dimori.
      Dove volete trovare versi più spontanei, immagini d'amore più fresche, più semplici? Se io dicessi che tutto questo è simbolico e che si parla di un amore che non riguarda affatto una donna, gli uomini di spirito e quelli che sentono veramente la poesia (dicono loro) e i lirici puri mi darebbero naturalmente del fantasticatore e del barbaro. Possono risparmiarsi i loro giudizi avventati. Questo è semplicemente il principio della Intelligenza di Dino Compagni. Questo amore come ci dirà poco dopo il Poeta è l'amore perL'amorosa Madonna Intelligenza
      che fa nell'alma la sua residenzache co' la sua bieltà m'ha 'nnamorato!(22)
      Vedremo che essa è descritta con tali particolari nel suo aspetto femminile da far invidia a monna Vanna e a monna Bice!
      Dunque chi vuol intendere sul serio questa poesia non si lasci frastornare dalle chiacchiere di chi pretende di sentire l'immediatezza, di sentire la spontaneità, di sentire il lirismo puro, di sentire la vera passione, perché tratti di lirismo puro anche lunghissimi se ne possono trovare quanti si vuole in poesie indubitatamente simboliche e si possono trovare intere poesie simboliche che sembrano a chiunque liriche d'amore vero, ma se si voglia intenderle per pure liriche d'amore c'è pericolo di intenderle, come diceva il Boccaccio, «alla melanese».


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Il linguaggio segreto di Dante e dei Fedeli d'Amore
di Luigi Valli
pagine 879

   





Amor Intelligenza Dino Compagni Poeta Madonna Intelligenza Vanna Bice Boccaccio