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      6. Gli oscuri rapporti personali tra i poetiMoltissime di queste poesie, lungi dal raffigurare l'ambiente dei poeti d'amore quale dovrebbe essere se fossero veramente e semplicemente degli innamorati, ce li dipingono nella maniera più netta come persone legate da una forma di solidarietà e di gerarchia. C'è tra essi evidentemente qualcuno che ha autorità sugli altri e questo qualcuno è per non breve tempo Cavalcanti.
      Sono persone che si interessano dell'amore del vicino, della sua sincerità, della sua fedeltà in amore, molto più di quanto non si faccia di solito e molto diversamente da come farebbero dei semplici pettegoli. C'è un sonetto di Guido Cavalcanti nel quale egli incarica formalmente Dante di indagare se Lapo Gianni sia veramente innamorato o se finga e da tutto il sonetto spira il senso chiarissimo di un discorso fatto entro un determinato gruppo e nell'interesse del gruppo.
      Se vedi Amore, assai ti priego, Dante,
      in parte là 've Lapo sia presente,
      che non ti gravi di por sì la menteche mi riscrivi s'e' lo chiama amante,
      e se la donna li sembla avenanteche sì le mostr'avvinto fortemente;
      ché molte fiate così fatta gentesuol per gravezza d'amor far sembiante.
      Tu sai che ne la corte là 've regnanon vi può servir omo che sia vile(31)
      a donna che là entro sia renduta.
      Se la soffrenza lo servente aiuta,
      può di leggier cognoscer nostro stile(32)
      lo quale porta di merzede insegna(33).
      Se il capo riconosciuto di una tale organizzazione segreta dovesse incaricare un adepto di vigilare e di riferire sulla fedeltà e sulla sincerità di un altro adepto non userebbe parole diverse da queste.


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Il linguaggio segreto di Dante e dei Fedeli d'Amore
di Luigi Valli
pagine 879

   





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