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      e consumare in doglia il vostro canto.
      «Voi non potete essere scusato del vostro tradimento. Rincresceva a Dio la vostra vita e il vostro mal condurvi nel mondo, però non volle che voi continuaste a dominare e voi avete invece appreso a bestemmiare (contro la vera fede, d'accordo con la Chiesa corrotta).
      «Sappiate che i dolori debbono finire, voi che per sì lungo tempo mantenete il male e fate stare fuori di casa loro (in esilio) molti che erano buoni dei comunali (amanti del loro comune) di Toscana e appartenenti alla fede pura (alla setta). Mi sembra che voi siate molto fortunato a trovar sempre bestie che vi sopportino».
      Per tradimento, che 'n voi era essutogià non mi par ne possite scusare.
      Ma era al nostro Signor rincresciutola vostra vita, che sì mal menare
      vedea in mondo, che gli era spiacere.
      Però non volse devesse regnare.
      E voi, appresi siete a biastimarea mal conforto avete lo volere.
      Sacciate, che le doglie certamentehanno stagion; che per lunga stagione
      manteneteli mal comunalmente,
      e fate star fuor delle sue magionea molti, ch'eran buon de' comunali
      di Toscana e della fede pura:
      paretemi di gente da venturaa trovar sempro delle bestie eguali.
      «Dunque oggi parlate inutilmente del vostro pensiero (di avere la setta per voi) ed esso è vano. Dovevate pensarci quando eravate in grande altezza, allora avreste dovuto considerare che io (la setta) mi muovo a creare la virtù che non debbo confondere con la fallanza togliendo a quella il suo onore. Se la fenice (la setta) si rinnova in una nuova e più forte vita potete avere speranza proprio del contrario (cioè che essa sarà contro di voi e non con voi).


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Il linguaggio segreto di Dante e dei Fedeli d'Amore
di Luigi Valli
pagine 879

   





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