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      Se questi due, Dante e Lapo, non sono stati alla stessa cerimonia, sono stati a due cerimonie simili e forse con ciò abbiamo appreso che la cerimonia si faceva per Ognissanti come l'iniziazione si faceva per Pasqua, quando accadevano tutti quegli innamoramenti violentissimi e improvvisi come quello del Boccaccio (Sabato Santo) e del Petrarca (Venerdì Santo).
      Di donne io vidi una gentile schieraquesto Ognissanti prossimo passato,
      e una ne venia quasi imprimiera,
      veggendosi l'Amor dal destro lato.
      De gli occhi suoi gittava una lumera,
      la qual parea un spirito infiammato;
      e i' ebbi tanto ardir, ch'in la sua ceraguarda' [e vidi] un angiol figurato,
      a chi era degno donava saluteco gli atti suoi quella benigna e piana,
      e 'rapiva 'l core a ciascun di vertute.
      Credo che de lo ciel fosse soprana,
      e venne in terra per nostra salute:
      là 'nd'è beata che l'è prossimana(298).
      Bisogna osservare che anche quella misteriosa «Intelligenza» di Dino Compagni che, come abbiamo visto, è parente strettissima di tutte queste donne che salutano, sta in un palazzo dove i diversi ambienti rappresentano probabilmente gradi d'iniziazione, e in quel palazzoIl terzo loco è lo salutatorio,
      che vuol molto probabilmente dire: il terzo grado (dell'iniziazione) è quello nel quale si riceve il saluto, richiamandoci alle frequenti allusioni al «terzo cielo» o al «terzo grado» che nel cielo materiale è il cielo di Venere, ma nel simbolo significò assai probabilmente «la setta» o un grado superiore della sua iniziazione.(299)
      Non si deve dimenticare che questo misterioso saluto aveva già prodotto gli stessissimi effetti di trafiggere il cuore, di togliere la parola, di far vedere la morte lasciando l'amante come cosa che ha soltanto l'aspetto di uomo, in Guido Guinizelli:


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Il linguaggio segreto di Dante e dei Fedeli d'Amore
di Luigi Valli
pagine 879

   





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