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      Pertanto non vada verso di lui chi contemporaneamente non si allontani (non si giri) dal male e non vada verso di lui chi va per scherzare (trovar gioco) o per cercarvi poco o molto di (volgare) sapere.
      L'esser è quando lo voler è tantoch'oltra misura di natura torna:
      poi non s'adorna - di riposo, mai.
      Move cangiando color riso e piantoe la figura con paura storna:
      poco soggiorna: - ancor di lui vedraiche 'n gente di valor lo più si trova.
      La nova - qualità move sospirie vol ch'om miri - in non fermato loco
      destandos'ira, la qual manda foco.
      Imaginar non pote om che no 'l prova.
      Né mova - già però ch'a lui si tirie non si giri - per trovarvi gioco
      né certamente gran saver né poco.
      Stanza quinta.
      Dalla complessione di due cose affini (da simil complexione), cioè dell'intelletto passivo e dell'intelletto attivo, l'amore trae una visione (sguardo) del vero che fa apparire quale sia la vera felicità (lo piacere certo). Quando questo piacere (la felicità vera), è attinto in questo modo (sì giunto), esso si rivela chiaramente (non può coverto star). La beltà (della donna - della Sapienza) non ferisce (non tocca) l'uomo selvaggio, rozzo, malvagio (non già selvaggio le beltà son dardo), perché la volontà d'amore (tal volere) si prova per la soggezione dell'anima a lei (per temere). Lo spirito che è punto dall'amore (conseguendo la visione della verità santa) consegue merito (vero presso Dio).
      L'amore degli iniziati non si mostra per l'aspetto, (non si può conoscere per lo viso). Nell'uomo preso dall'amore (adepto) il bianco (il colore dell'amore) cade (non si mostra), non si vede (dai profani) e non si vede in lui la forma (l'idea) che osa coraggiosamente combattere l'errore.


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Il linguaggio segreto di Dante e dei Fedeli d'Amore
di Luigi Valli
pagine 879

   





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