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      et ciò che lassù è bello a lei somiglio.
      Verdi riviere a lei rassembro et l'aere,
      tutto color di fior giallo et vermiglio,
      oro et argento et ricche gioie et care:
      medesmo amor per lei raffina miglio.
     
      Passa per via adorna et sì gentileche abassa orgoglio a cui dona salute,
      et fal di nostra fe se non la crede.
      Et non le può appressar'huom che sia vile;
      anchor ve ne dirò maggior vertute,
      null'huom po' mal pensar fin che la vede(357).
      Cavalcanti detta i precetti della vita ai «Fedeli d'Amore» (adepti) e tra questi importantissimo il quarto, di «serbare religione», che suona «essere apparentemente ossequenti alla Chiesa», confermato dal quinto «provvedere di mettersi in su' grato», cioè «farsi ritenere fedele alla Chiesa». Importante il settimo che impone d'avere in onore i correligionari (le donne) e l'ottavo che si sia arditi nella lotta. Si osservi che nessuno di questi comandamenti d'amore ha a che fare veramente e direttamente con l'amore nel senso letterale, e nel terzo ove sembra che ciò avvenga la «donna altrui» che non si deve amare, è la vile femmina del Papa corrotto che nella Chiesa di Roma usurpa il posto della Donna-Sapienza.
      Otto comandamenti face amorea ciascun gientil core innamorato:
      lo primo che cortese in ciascun latosia e 'l secondo largo a tutte l'ore.
      Non amar donna altrui è 'l terzo onore(358)
      rilegion guardar dal quarto lato(359)
      ben proveder di porres'in su' grato
      è 'l quinto, che de' l'omo avere in core.
     
      Or lo sesto è cortese, al mi' parere,
      che d'esser credenzier fermo comanda:(360)


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Il linguaggio segreto di Dante e dei Fedeli d'Amore
di Luigi Valli
pagine 879

   





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