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      Egli vorrebbe vedere Amore (la setta) fendere per mezzo il cuore a quella crudele che squatra il cuore degli altri e che conduce gli uomini alla morte, e grida verso di lei l'ingiuria aperta: «Questa scherana micidiale e latra!», ingiuria che l'ingenuità dei lettori doveva scambiare per secoli per uno sfogo sadico di vecchio innamorato senza fortuna!(560) Egli vorrebbe che la «Pietra» latrasse addirittura nel caldo borro (nell'inferno) ove essa fa vivere gli altri. Se egli la sentisse così gridare, fingerebbe di soccorrerla e metterebbe le mani nei capelli di lei, ma per strapparli.
      Così vedess'io lui fender per mezzolo core a la crudele che 'l mio squatra!
      Poi non mi sarebb'atrala morte, ov'io per sua bellezza corro:
      ché tanto dà nel sol quanto nel rezzoquesta scherana micidiale e latra.
      Ohimè, perché non latraper me, com'io per lei, nel caldo borro?
      Che tosto griderei: «Io vi soccorro»;
      e fare 'l volentier, sì come quelliche ne' biondi capelli
      ch'Amor per consumarmi increspa e dorametterei mano, e piacere 'le allora.
      Su questo doppio significato del gesto di prendere per i capelli la donna, il poeta continua a giocare mirabilmente. Dice che quei capelli che sono per lui scudiscio e sferza, sofferenza e tormento, vorrebbe averli tutto il giorno in mano e, lasciando al solito che altri immagini gesti scomposti e sadici, dice chiaramente che vorrebbe strapparli, che vorrebbe fare come orso quando scherza (il quale non accarezza certo, ma strappa), vendicando così più di mille, che non è a credere che siano stati più di mille amanti disdegnati come Dante (da una pargoletta!


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Il linguaggio segreto di Dante e dei Fedeli d'Amore
di Luigi Valli
pagine 879

   





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