Pagina (527/879)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ecco come e perché l'albero della scienza del bene e del male, l'albero dell'originalis justitia che, violato da Adamo, si era dispogliato, non aveva dato più frutti di felicità, rinverdì quando ebbe al piede il timone del carro della Chiesa che è la Croce(579), ma ciò avvenne perché esso aveva alla cima l'Aquila dell'Impero. Questo fu l'ordine stabilito con la redenzione di Cristo, la quale, nel pensiero di Dante, fu valida ed efficace perché esisteva allora l'Impero e la Croce venne a sanare dall'ignorantia un mondo che l'Aquila sanava dalla difficultas, venne a mostrare il vero bene dei cieli, cioè a vincere l'incontinenza con la visione della beatitudine celeste in un mondo nel quale l'Impero già vinceva l'ingiustizia. Quest'ordine originario della redenzione si corruppe il giorno che l'Aquila abbandonò il suo posto a Roma accanto alla Croce e cedette alla potestà della Croce (la Chiesa) i beni terreni (donazione di Costantino). Se da quel momento, com'era opinione diffusa nel Medioevo, il mondo ricadde nell'infelicità e nella corruzione, Dante crede di poter spiegare che ciò avvenne perché le condizioni stesse della redenzione furono turbate, perché dei due rimedi contro l'infermità del peccato, l'uno, l'Aquila, non operò più nella sua sede e con la sua autorità e con ciò si corruppe anche l'altro. Pertanto la corruzione della Chiesa fu semplicemente l'effetto del turbamento del rapporto fra le due potestà nelle quali operavano le due forze salvatrici, la Croce e l'Aquila.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Il linguaggio segreto di Dante e dei Fedeli d'Amore
di Luigi Valli
pagine 879

   





Adamo Chiesa Croce Aquila Impero Cristo Dante Impero Croce Aquila Impero Aquila Roma Croce Croce Chiesa Costantino Medioevo Dante Aquila Chiesa Croce Aquila