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      La tragedia del depositario del sangue di Cristo, Anfortas che, attratto dai beni del mondo e sedotto dalla cupidigia e dalla lussuria (Klingsor e Kundry), è stato inguaribilmente ferito dalla sacra lancia della quale ha fatto malo uso ed è incapace di rinnovare il mistero del Calice sacro a lui dato in consegna (mistero che invece sarà rinnovato da un'anima pura che avrà resistito alle seduzioni del male, da Parsifal), è l'antica tragedia del rinnovamento spirituale del Cristianesimo, tale quale la sentirono in fondo Dante e i poeti del dolce stil novo.
      Ma anche tenendoci strettamente nell'ambito della poesia d'amore, il problema dell'estensione del movimento segreto, al quale essa servì da velo, è già molto arduo. Sarebbe assolutamente prematuro il voler redigere oggi l'elenco completo dei rimatori che appartennero al movimento, soprattutto perché quando di un rimatore restano poche poesie e poche caratteristiche, non è facile determinare se i soliti motivi erotici siano usati in senso reale o in senso mistico o rappresentino semplicemente una piatta imitazione di quelle forme poetiche di moda che giravano accolte favorevolmente fra il pubblico.
      Si aggiunga che in tutto questo periodo ci si presenta come spaventoso il problema delle attribuzioni delle poesie, le quali vanno nei diversi codici sotto i nomi di autori i più diversi, quando hanno un nome (fatto assai notevole, perché dovuto probabilmente al carattere anonimo col quale giravano queste poesie settarie e che non si spiegherebbe se fossero poesie ingenuamente amorose). Ora, finché si tratta di dimostrare che il gruppo scriveva in gergo, è qualche volta indifferente che una poesia sia stata scritta dall'uno o dall'altro dei poeti: ai fini della mia dimostrazione per esempio, è pressappoco indifferente che la canzone contro la «Morte» sia stata scritta da Cino da Pistoia o da Gianni Alfani; ma quando si trattasse di redigere veramente tutto l'elenco degli affiliati che scrivevano in gergo, allora bisognerebbe possedere un materiale poetico con delle attribuzioni sicure, ciò che davvero non possediamo ancora, quantunque la critica (qui intendo quella positiva sul serio) abbia fatto già molto in questo campo.


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Il linguaggio segreto di Dante e dei Fedeli d'Amore
di Luigi Valli
pagine 879

   





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