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      Quando si dovrà convenire che le paratie stagne sono un artificio inconsistente e si sarà riconosciuto che il gergo e la convenzione pervadono anche queste poesie, e ci sarà possibile mostrare quanto fervore di vita spirituale s'agitasse sotto le fredde melensaggini erotiche, la poesia, dove c'è, resterà poesia.
      Ripeto: se un fantasma, sia pure adattato in seguito al senso simbolico, sorse come poesia vera o se uno spunto simbolico poté felicemente trasformarsi in un fantasma veramente poetico, la nostra indagine critica non potrà né vorrà mai distruggere quella poesia. Non vogliamo però che si gabelli ancora per lirica pura e intangibile tanta parte di questa poesia gelida e stiracchiata, né che ci si proibisca di compiere un'indagine storica di quest'importanza per la previsione che potrebbe esserne turbata non la bellezza di una poesia, che è, quando c'è, eterna, ma la consuetudine di chi l'ha imparata da fanciullo attribuendole un significato diverso; e che ormai risulta da tante prove costruito ad arte per la «gente grossa» dai «signori saggi e coverti» che s'intendevano tra loro.
      Opposizioni secondarieDopo l'esame abbastanza minuto che ho fatto di quei pochi articoli nei quali si è concentrata la posizione della critica avversaria, parlerò assai brevemente di poche altre opposizioni che hanno un carattere secondario, dico secondario sia perché sono evidentemente ispirate da preoccupazioni estranee alla pura indagine storica, sia perché troppo inconsistenti dal punto di vista critico, sia perché rieccheggianti le vecchie forme di opposizione tronfie, vuote e superficiali.


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Il linguaggio segreto di Dante e dei Fedeli d'Amore
di Luigi Valli
pagine 879