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      Per alcuni anni il libro fu tenuto in casa Rossetti e non diffuso. Morti il Rossetti e i due suoi amici, altri persuase la vedova Rossetti a distruggerlo.
      (646) Si veda nella rivista «Ur», fasc. 9, l'articolo di P. Negri Un codice alchemico italiano. Da quest'articolo tolgo anche le figure dei Rebis.
      (647) Ma naturalmente il Sapegno seguiterą a dire che le figure del Barberino non vanno prese a due a due ma «ciascuna appare stare a sč» (!) e lui e gli altri per riconoscere che la rosa era simbolo iniziatico aspetteranno... l'atto del notaio che lo dichiari!
      (648) Ringrazio qui il Dott. Fritz Dworschak di quel Museo che mi ha molto cortesemente aiutato nelle mie ricerche.
      (649) Vd. il mio libro Il segreto della Croce e dell'Aquila, p. 238.
     


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Il linguaggio segreto di Dante e dei Fedeli d'Amore
di Luigi Valli
pagine 879

   





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