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      Ho ferma speranza di trovare un buon lavoro, poiché un mio amico, un vecchio piemontese, fa il possibile per procurarmelo. In campagna acquistai salute e forza. Dico campagna, ma il paese dove lavoro conta 30.000 anime. Ha la biblioteca pubblica, la scuola superiore e scuole serali, numerosi parchi e laghetti lo circondano. Non c'è nazionalità di gente che io non abbia praticato. Ho patito molto a trovarmi in mezzo a gente straniera, indifferente e talvolta ostile. Ho dovuto soffrire delle ingiurie e scherni da gente che se avessi saputo una decima parte di inglese di quanto so l'italiano, l'avrei messa col muso nella polvere.
      Qui la giustizia pubblica è basata sulla forza e sulla brutalità, e guai allo straniero e in particolare l'italiano che voglia far valere la ragione con mezzi energici; per lui ci sono il bastone delle guardie, le prigioni e i codici penali. Non credere che l'America sia civile, ché nonostante non manchino grandi qualità nella popolazione americana e ancor piú nella totalità cosmopolita, se gli levi gli scudi e l'eleganza del vestire trovi dei semibarbari, dei fanatici e dei delinquenti.
      Nessun paese del mondo ospita tante religioni e stravaganze religiose come i beati Stati Uniti.
      Qua è bravo chi fa quattrini, non importa se ruba o avvelena.
      Tanti hanno fatto e fanno fortuna col vendere la dignità umana, facendo le spie sui lavori e gli aguzzini ai propri connazionali.
      Tanti riducono la moralità a un livello piú basso di quello che la natura ha donato alle bestie.


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Non piangete la mia morte
Lettere ai familiari
di Bartolomeo Vanzetti
pagine 234

   





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