Pagina (32/234)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Benché qua ogni culto sia libero, si trionfa col gesuitismo. E le sante dottrine d'Europa, cosciente e sapiente, sono ben lungi da illuminare questi posti e popolazioni. In questa babilonia io mi sono sempre conservato l'antico originale e la viltà non mi ha mai fatto gola. Nessuna guardia ancora è riuscita a toccarmi colle sue mani delittuose.
      Sono sempre stato ben visto in generale, tanto dagli italiani che dagli americani e perfino dai negri.
      Mai nessuno mi fece passare per bianco quello che è nero, e se c'è qualcuno che non mi guarda bene è perché conosce il mio sprezzo e vorrebbe sottrarsi al mio sguardo.
      Sappi che c'è una moltitudine di giovinotti italiani, specie della bassa Italia, che non lavora mai: sono sempre sui divertimenti e vestono elegantemente. Appartengono alla mano nera e vivono col frutto dei loro delitti. Sono quasi sempre solo, perché gli italiani in America sono in generale troppo ignoranti.
      Non frequento che persone oneste e intelligenti.
      Sono due anni che frequento la scuola inglese e comincio a disimpegnarmi; rare sono le cose che non intendo, difficile mi è il rispondere. Non ho fiducia che in me stesso, nella mia volontà, onestà e fermezza, e nella salute se il fato continua a mantenermela. Spero di vincere.
      Altro non mi rimane che il raccomandarti di voler bene ai bambini, di trattare il piú affettuosamente possibile il babbo il quale ha sofferto tanto per noi. Ha lavorato e continua tutt'ora a lavorare per il nostro bene. Pratica la virtú, fuggi il vizio.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Non piangete la mia morte
Lettere ai familiari
di Bartolomeo Vanzetti
pagine 234

   





Europa Italia America