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      Quindi se ha ragione l'Italia di fare la guerra per liberare 1/5 di quella popolazione, ha piú ragione l'Austria per tenere liberi da un governo non voluto i 4/5. I giornali italiani, pagati dall'italico governo, mentono per la gola, e la verità la sappiamo meglio noi, per mezzo di lettere provenienti dall'Italia e dall'estero, che non voi che siete in patria e leggete tutti i giorni una pagina di giornale, zeppa di menzogne, cioè di «notizie».
      E per ora fo punto. Farei un volume se avessi a tradurre in iscritto il pensiero che zampilla dal cervello in fiamme. Consolati dunque, che per ora non torno in Italia, fra mille pericoli.
      Chissà, forse il mio ritorno sarà piú presto di quello che voi e io stesso immaginiamo.
      Accetta, cara zia, tanti saluti e baci dal tuo nipote che ti ricorda sempre con affetto.
      Bartolomeo Vanzetti
     
      Plymouth, Mass., 22 dicembre 1914
      Cara sorella,
      sono certo che ti saranno stati partecipati i saluti e le nuove che io, ogni qualvolta scrivo al babbo o ai parenti, ti invio.
      Pur tuttavia, mi è cosí caro conversare direttamente con te, che io, sia pur di rado, voglio avere questa consolazione.
      Veramente mi aspetto sempre di avere un tuo scritto, che però attendo invano.. Ciò non per rimproverarti, ma per dirti che un tuo scritto mi sarebbe gradito.
      Quante volte in mare, sul lavoro, nelle mie lunghe passeggiate, mi isolo da quanto mi circonda, e riempio di te il mio pensiero.
      Quanti dubbi, quante speranze, quante ipotesi faccio allora su te!
      Ti sono fratello, e la tua felicità mi è cara quanto la mia.


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Non piangete la mia morte
Lettere ai familiari
di Bartolomeo Vanzetti
pagine 234

   





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