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      Intanto sono sempre piú soggetto ad atti di stima e di amicizia; mi furono regalati diversi libri; vengono a trovarmi persone tali che io senza questo romanzetto non avrei mai potuto avvicinare nella mia qualità di lavoratore e di agitatore.
      E questo fatto non solo mi fa piacere, ma mi insegna molte cose.
      Siamo arrivati al punto in cui l'American Federation of Labor - la piú reazionaria organizzazione del mondo - spinta da varie unioni, e dal suo stesso piú avanzato elemento, prende ufficialmente la nostra difesa.
      La scorsa settimana ebbi una visita da Dana (nipote di un gran poeta, ed egli stesso insegnante all'università di Harvard) e di Upton Sinclair, scrittore di fama mondiale. Quest'ultimo dopo d'essersene andato scrisse, come lui sa scrivere, un appello ai lavoratori d'America, dicendo un sacco di bene.
      Si dice che per far dir bene di lui gli altri, uno deve morire; però anche essere imprigionato fa dir bene. Ma l'elogio non deve assolutamente promuovere in me la vanità.
      Bene, che fa di bello Ettorino? Cerca sí o no di divenire un uomo? E come state di salute?
      Ho scritto alla zia Maddalena, ma non ebbi ancora risposta.
      Devo far punto perché fra breve vado al teatro. Chiudo col chiederti tutte le notizie che tu stessa sai che mi interessano, e coll'inviare al babbo, a Ettore, Cenzina, e te i piú affettuosi saluti e baci.
      Tuo fratelloBartolomeo
     
      Charlestown, Mass., 5 luglio 1922
      Carissima Luigina,
      due giorni fa è venuto il signor Bellondi e mi ha detto che partirà a giorni per l'Italia e che verrà a trovarvi.


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Non piangete la mia morte
Lettere ai familiari
di Bartolomeo Vanzetti
pagine 234

   





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