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      Io sono contento perché lui vi spiegherà a viva voce tutto ciò che desiderate di sapere. Egli vi potrà dire il significato degli scritti in lingua inglese, che voi avete.
      Gli consegnai una lettera di presentazione per il babbo.
      Quest'uomo ha fatto molto per me e continua a fare quanto può, e io spero che lo saprete degnamente ospitare.
      So che sbarcherà a Genova; che intende stabilirsi a Firenze, e credo che si recherà a Torino o nel Valdese. È quindi probabile che venga a voi direttamente da Genova. Può darsi, tanto piú che non si sente tanto bene, che arrivi spossato dal viaggio. In tal caso pregatelo di prendere qualche po' di riposo nel paese, prima di rimettersi in viaggio. Fategli vedere il giardino, i ruderi del castello, e quell'antico quadro a olio se ancora l'avete - ch'io pulii quando ero a casa.
      Ritornando a lui vi ripeto che ha fatto molto e merita l'ospitalità piú cordiale.
      Per ora tengo nella penna ciò che vorrei dire - ed è parecchio - perché ho fretta di finire, dato che devo recarmi al lavoro. Di salute sto molto bene.
      Saluti cari a tutti, e baci a te, al babbo, a Ettore e Vincenzina. Tuo fratelloBartolomeo Vanzetti
     
      3 settembre 1922
      Cara Luigina,
      ho ricevuto anche la tua del 30-7-1922.
      In merito sono stupito anch'io del ritardo del signor Bellondi - né so, date le numerose incidentalità della vita, come spiegarlo.
      Io desidero informarvi tanto quanto voialtri desiderate essere informati, e quando Bellondi venne a dirmi che si sarebbe recato in Italia, e sarebbe venuto a trovarvi, mi sentii inondare di gioia.


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Non piangete la mia morte
Lettere ai familiari
di Bartolomeo Vanzetti
pagine 234

   





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