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      Salutami tutti i parenti, amici e vicini.
      Baci e saluti al babbo, a te, a Ettore e Cenzina. VostroBartolomeo
      PS. Coraggio, coraggio e coraggio! Esso vien dalla forza, la forza dall'universo: non lo scordate.
     
      Charlestown, Mass., 7 febbraio 1923
      Mia cara sorella,
      fino ad oggi non mi è stato possibile di procurarmi la procura e il certificato. Le contrarietà furono parecchie. La lettera con cui mi richiedi questi documenti è stata quasi due mesi nelle mani del comitato o dell'avvocato, prima di raggiungermi. Poi venne l'avvocato; lo pregai di tornare col necessario. Esso venne, ma dimenticò. Ora gli ho scritto; domani gli scriverò di bel nuovo, e spero di poter presto inviarvi le due carte.
      L'udienza per la revisione del processo doveva aver luogo il 3 corrente mese, ma fu proposta per il 12 marzo, a causa della cattiva salute del giudice - almeno cosí dicono i giornali e dice lui stesso.
      Come sai il giudice si è dimostrato, ripetutamente, feroce e ingiusto verso di noi; non vi è quindi nulla di buono da aspettarsi da lui, e io m'aspetto il suo rifiuto di un processo, in onta delle importanti evidenze in nostro favore.
      Del resto il ricorrere a lui è una formalità a cui si deve per forza ricorrere, se si intende portare la causa (come nel nostro caso) dinanzi la Corte suprema.
      Amici e benefattori continuano a sorreggerci col loro affetto e colla loro stima. E il proletariato e i compagni vigilano e operano alla nostra sicurezza e per la nostra liberazione. Coraggio dunque, e confidenza. Io sono convinto della nostra vittoria che sarà dovuta al proletariato il quale geme, ma non muore sotto il tallone ferrato della reazione.


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Non piangete la mia morte
Lettere ai familiari
di Bartolomeo Vanzetti
pagine 234

   





Ettore Cenzina Mass Corte