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      Mi addolora il sapere l'indisposizione della zia Edvige. Ma voglio sperare che si rimetterà presto in buona salute.
      E qui termino, perché ho ancora parecchie lettere da scrivere e intendo inoltre di buttar giú oggi stesso (maggio 6) uno scarabocchio per l'Adunata a cui collaboro e che presto migliorerà se stessa e diventerà un buon portavoce della piú grande delle umane aspirazioni che in se stessa le comprende e le compendia tutte.
      Affettuosissimi saluti a te, al babbo, a Ettore e Cenzina e alle zie.
      A tutti, salutissimi. Tuo fratelloBartolomeo
      PS. Dimenticavo di dirti che si aspetta la decisione del giudice per il quindici o il sedici di maggio.
     
      15 luglio 1924
      Carissima Luigina,
      la tua lettera del 27-6-1924 mi raggiunse avantieri rallegrandomi con la sua novella della vostra buona salute.
      Credo che quando riceverai questa mia, avrete già avuto la visita delle mie amiche, che in qualche modo sarete riuscite a comprendervi, e che vi sarete rallegrati.
      Ti ho scritto altre lettere dopo la mia del 6-5, dandoti piú precise informazioni riguardo alla visita e ai visitatori. Spero ti siano pervenute in tempo, seppure in ritardo; quantunque mi sembra che ti avrebbero dovuto raggiungere prima della data della tua ultima lettera. In esse parlavo delle qualità degli attesi visitatori e sui loro gusti e abitudini, onde darti norma per la tua condotta. Parlavo inoltre della loro amicizia, del loro aiuto, delle loro intenzioni e qualità. Fammi sapere se hai ricevuto, o no, i miei scritti su tale soggetto.


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Non piangete la mia morte
Lettere ai familiari
di Bartolomeo Vanzetti
pagine 234

   





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