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      No, cara Luigia, persuaditi una buona volta per sempre di questa irrefutabile verità. La protesta e la rivolta sono sempre fecondi di bene; è la codardia, l'ignoranza, la sottomissione, che sono fatali.
      Sacco non sta tanto bene, lui patisce di piú, perché non gli è permesso di lavorare e non ha che un'ora al giorno di «cortile».
      Io invece lavoro, vado a scuola, al teatro, in chiesa, nel cortile, ed ho molte visite e molta corrispondenza; studio, leggo e scrivo.
      Insisterò per tutti i provvedimenti possibili in favore del povero Nicola.
      I suoi figli stanno bene, la Rosi(13) discretamente.
      Altroché se vedo e sento ciò che avviene in Italia! Intuisco e prevedo, e sono lungi dal meravigliarmene. Mi meraviglierei solo se non succedesse quel che succede in quella povera Italia, demente e martoriata. Il popolo, tutti i popoli, sono esasperatamente, disperatamente incoscienti, ignoranti, deviati e corrotti nel cuore, negli istinti, nei sentimenti e nella mente dall'esempio e dalla volontà dei governanti.
      Orgogliosi e per la neutralità prima, poi orgogliosi e per la guerra, poi orgogliosi e per la pace, poi bolscevichi, poi fascisti; ora né orgogliosi né fascisti, ma mosche senza capo - e si galoppa verso la rovina. Gli stessi capi-popolo non sono migliori degli altri.
      È cosí che i popoli sono resi infelici e miserabili da un pugno di criminali (figli loro) al comando di signori degenerati.
      Tu lamenti dei ritardi dall'America... Francesco mi chiede di chiederti il perché del tuo lungo silenzio.


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Non piangete la mia morte
Lettere ai familiari
di Bartolomeo Vanzetti
pagine 234

   





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