Pagina (145/234)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Dopo la sentenza, si porterebbe il caso alla Corte suprema federale, e fino al finale responso di questa, il boia dovrà stare con le mani in mano. Sul procedere della Corte federale ve ne parlerò, se mai, quando ne sarà il caso. Ora, vi dirò piuttosto che Mr. Thompson crede di poter ottenere un nuovo processo con le nuove evidenze, o almeno, di rendere la sentenza impossibile. Io no.
      Intanto i giornali reazionari di Boston, che per sei anni furono contro di noi - e recentemente strillarono per una pronta esecuzione - hanno cominciato una campagna contro la pena capitale, per salvare tre banditi americani, veramente colpevoli e recentemente sentenziati a morte.
      Oggi scriverò una lettera a Debs su ciò che succede qui. Li metterò alla gogna per secoli.
      Due giorni fa ho ricevuto una lettera dalla signora Evans attualmente al mare con la famiglia del giudice della Suprema corte federale Braindles. Essa mi dice: «Ricordi tu che il cinese Wam, condannato a morte, ricorse alla Corte federale statale ed ebbe un nuovo processo? Sai tu che egli è stato liberato?». Sicuro che mi ricordo... il caso fu appunto presentato al giudice Braindles, di cui la signora Evans è ospite. Egli è nazionalmente reputato coraggioso e generoso. Credo che le parole della nostra Evans abbiano un grande significato recondito.
      Mi chiedete cosa potete fare per me. Sono ben certo che avete fatto e che farete tutto ciò che sapete e potete fare.
      Ho recentemente letto, su di un quotidiano italo-americano di New York, una lettera del compagno Gigi Damiani, diretta e riprodotta e commentata da l'Unità comunista.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Non piangete la mia morte
Lettere ai familiari
di Bartolomeo Vanzetti
pagine 234

   





Corte Corte Boston Debs Evans Suprema Braindles Wam Corte Braindles Evans Evans New York Gigi Damiani Unità