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      Ci vorranno dei mesi prima di sapere il risultato, e l'appello non è ancora stato discusso.
      Tutti i giornali americani sono ora in nostro favore; nessuno approvò la decisione del giudice, moltissimi la biasimarono acerbamente e domandano un nuovo processo.
      Moltissime lettere di eminenti uomini, in nostra difesa, vengono pubblicate dai principali giornali, quotidianamente.
      Insomma, la media borghesia e l'intellettualità d'America passano in nostro favore.
      Ciò vuol dire molto.
      So che in Europa si protesta energicamente. Ciò pure conta.
      Io ho buona salute e ferma volontà. Il che è migliore ancora.
      Animo dunque.
      Abbiti tanti baci dal tuo fratelloBartolomeo
     
      14 novembre 1926
      Carissima sorella,
      ho ricevuto la tua del 17 scorso mese -- quando la decisione non era ancora stata data.
      Oramai sei informata di ciò che avvenne e di ciò che ci rimane da fare dalle mie stesse antecedenti lettere.
      Come ti ho detto, io non mi aspettai mai altro di ciò che avvenne, e la causa è tutt'altro che definitivamente perduta.
      Durante il processo, cioè la discussione, quasi tutta la stampa era in nostro favore - ma chi conosce il giudice non si aspettava nulla di buono da lui. È voce generale che egli sia pazzo.
      La sua decisione non è stata lodata da nessuno, o quasi, ma biasimata dall'opinione pubblica, dalle piú eminenti personalità di Boston, e del mondo.
      I giornali americani di ieri dicono che la polizia francese è tutta sottosopra per salvaguardare l'incolumità del governatore del Massachusetts e della sua signora, che sbarcarono recentemente in Francia, per paura di attentati o dimostrazioni.


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Non piangete la mia morte
Lettere ai familiari
di Bartolomeo Vanzetti
pagine 234

   





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